
La rinascita e il ripopolamento dei borghi disabitati
Sull’onda della sostenibilità e sul ripopolamento dei borghi disabitati, arrivano nuove misure legislative che facilitano quest’innovazione. Giravano le prime voci sin da settembre, quando il ministro della Cultura, Dario Franceschini introdusse l’argomento durante la conferenza ‘Borghi, comunità e territori. Legge 158/17 e PNRR per un’Italia che fa l’Italia’.
Dobbiamo indicare una strada, modelli e prototipi che dimostrino che se si interviene concretamente su un piccolo borgo lo si può ripopolare costruendogli una vocazione. Se questo strumento funziona poi verrà copiato aggiungendo le risorse private a quelle già messe dallo Stato.
Dario Franceschini – Festival della Soft Economy
Dopo un periodo in cui tutti si sono trasferiti nelle città, per motivi di lavoro, studio e comodità, quello che serve è un’inversione di rotta. Tornare a vivere nei borghi non è da considerarsi un passo indietro, ma bensì una rinascita. Questo è da intendersi sia come aspetto economico, sia dal lato ambientale e di risanamento pubblico.
Già nel 2019 erano partite iniziative che offrivano case ad un euro in questi borghi disabitati, ma una burocrazia poco chiara e l’avvento della pandemia, hanno bloccato tutte le operazioni. Oggi se ne riparla proprio per la necessità che alcune persone sentono di abbandonare la città, per ritrovare un ambiente più raccolto e meno caotico.
C’è qualcosa di molto importante che si muove in Italia per dare un’opportunità di qualità della vita abbinata a benessere e reddito: sfruttare al massimo, e non sprecare, le opportunità dei borghi. Spesso abbandonati e desolati. Da ripopolare. Anche con incentivi molto forti, come quelli decisi dalla regione Molise: 700 euro al mese per chi decide di andare a vivere in uno dei comuni della zona, con meno di 2mila abitanti.
Non Sprecare
La nuova vita nei borghi disabitati
Non solo a scopo turistico, sono molti gli usi che si possono fare di questi borghi disabitati. In un’epoca dove il turismo di prossimità è arrivato ad alti livelli, sarebbe possibile creare una rete di alloggi diffusi, o perché no, anche servizi destinati ad anziani, come residenze.
Quello che si deve fare è creare un sistema che agevoli questo ripopolamento, sia dal punto di vista economico che da quello burocratico, da sempre pecca del sistema italiano.
I piccoli comuni, i territori e le comunità sono una straordinaria opportunità per l’Italia – hanno dichiarato, e sono l’esempio di un’economia più a misura d’uomo che punta sull’intreccio fra tradizione e innovazione, fra vecchi e nuovi saperi.
Ermete Realacci – Portavoce del Manifesto di Assisi

