
Il Cammino dedicato alle donne
Sempre più persone decidono di intraprendere un cammino. I motivi sono i più svariati: ragioni spirituali, personali o semplicemente per fare un’immersione nella natura. Qualcuno che si distingue dalla massa c’è sempre e anche Giuliana Baldinucci non è da meno.
Una scelta meditata, e con uno scopo ben preciso, quello di raggiungere Roma cercando di sensibilizzare le persone su un argomento molto importante come quello della violenza sulle donne. Lo scopo principale è quello di raccogliere fondi e materiale per l’associazione Libera…mente donna, che dal 1998 si occupa di offrire sostegno a quelle donne vittime di violenza domestica.
Giuliana ha trovato il supporto di molti lungo la sua via, ma anche la titubanza di altri. All’età di 73 anni non è da tutti intraprendere un cammino di questo tipo, che da Gubbio l’ha portata a Roma, percorrendo 200 chilometri come una vera pellegrina. Armata di zaino, di sacco a pelo e di beni di prima necessità prestati dai figli, spesso si è sentita dire di aver preso una decisione coraggiosa, ma anche folle.
Ha sempre preso scherzosamente le critiche e i dubbi sorti sul suo cammino, forse perché le ragioni che la spingevano a terminarlo erano più forte di ogni pregiudizio e avversità. Una passione, quella per il cammino che aveva scoperto proprio durante il lockdown e una battaglia, quella per difendere l’onore e la sicurezza delle donne.
Dopo un lungo allenamento ha ritenuto di essere pronta per questa avventura, che in due settimane l’ha portata a bussare alla porta di ostelli per trovare una sistemazione notturna e a conoscere persone che hanno imparato ad ammirarla per il suo animo combattivo e generoso al tempo stesso.
Si è imbattuta in ostacoli e difficoltà, superandoli pensando alla meta finale e avendo così modo di dimostrare che anche le donne della sua età sono in grado si raggiungere i propri obiettivi, semplicemente credendo in loro stesse.
Il 9 giugno il cammino di Giuliana Baldinucci è terminato a Roma, alla Casa Internazionale delle Donne, luogo simbolo per la professoressa di matematica da sempre convinta femminista. Quello che ha compiuto non è solamente un tratto della Via Francigena, ma anche una missione a favore di tutte le donne, per dimostrare che la solidarietà esiste per davvero.

