Il blog

Coloriage, la sartoria sociale (etica, multiculturale, solidale e fashion)

Un atelier di sartoria in cui si creano vestiti e si impara creativamente a riusare gli abiti e riciclare gli scarti tessili. E poi un laboratorio di condivisione di pratiche artigianali dove si tengono corsi di apprendistato e seminari per persone migranti e inoccupate. La sartoria sociale Coloriage è tutto questo e molto di più, partendo da un “gioco creativo” che permette di mescolare colori, materie e tessuti originali. E così abiti dismessi o con difetti diventano una vera e propria collezione di moda ispirandosi ai principi dell’economia circolare.

Siamo nel cuore di Roma, nei locali del Villaggio Globale, nella struttura dell’ex-mattatoio di Testaccio. Qui Coloriage ha creato un spazio multiculturale ed una bottega artigiana. La sartoria è nata dall’incontro tra Valeria Kone e Sandrine Flament, imprenditrici con l’amore per le tradizioni sartoriali africane.

Così donne e uomini hanno imparato a produrre abiti e accessori in modo consapevole, sostenibile ed etico, grazie ad una scuola di formazione per permettere a chi vuole di lavorare nel mondo della moda.

C’è chi, come Soda, viene dal Senegal e grazie alla formazione nel laboratorio adesso lavora come sarta; ma c’è anche l’interesse di molti ragazzi italiani che riscoprono una passione per un’idea di lavoro artigianale. «Ci sono tantissimi migranti che hanno esperienza come sarti nei loro paesi: qui a Coloriage apprendono le tecniche di sartoria occidentali – come ad esempio le finiture e i cartamodelli – e così possono inserirsi nel mondo del lavoro», aggiunge Valeria.

Redazione Ilmigrante.org

Con Coloriage l’economia circolare sposa l’inclusione sociale e professionale e offre un’alternativa sostenibile al modello lineare, fast fashion, di una tra le industrie a più alto impatto ambientale: quella della moda.

Angelo Tarquini e Agnese Metitieri da Economiacircolare.com

#SULAMASCHERA, le mascherine in tessuto africano

Dall’inizio dell’emergenza Covid19 sono nate anche le mascherine prodotte da Coloriage. Anche queste lavabili, riutilizzabili e ovviamente solidali.

Double face, realizzate con variopinti tessuti africani con stampa wax e cotone a tinta unita, e in tre modelli – donna, uomo, bambino – le mascherine hanno al loro interno uno strato impermeabile in polipropilene.

Arianna Di Cori su Repubblica Roma

Le collezioni

Le due imprenditrici hanno disegnato e realizzato una collezione per bambini e una per l’arredamento casalingo. “Abbiamo ricevuto una buona risposta perché creiamo capi che sono una commistione tra colori dell’Africa e modelli più vicini alla tradizione europea. Qualcosa di nuovo che non c’era”, conferma Sandrine che per 20 anni lavorando per organizzazioni internazionali ha vissuto nell’ Africa occidentale.

Chiara Nardinocchi su D – Repubblica

Tutte le collezioni possono essere consultate sulla boutique solidale di Coloriage.