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Le comunità autosufficienti: nuova frontiera del vivere comune

Si sente spesso parlare di ecovillaggi e comunità autosufficienti, ma di cosa si tratta realmente? Sono essenzialmente gruppi di persone che mettono a disposizione della loro micro società le proprie competenze per vivere in un’economia di autosussistenza, senza necessità di ingenti aiuti esterni.

Stanno crescendo a vista d’occhio queste comunità, soprattutto in un periodo dove molte libertà vengono limitate, si ricerca la propria strada dove potersi esprimere liberamente. Viene meno la necessità di acquistare beni, poiché tutto viene autoprodotto. Sono villaggi immersi nella natura, dove si sta a contatto con individui che condividono principi e valori, senza alcuna discriminazione.

Il boom della richiesta di adesioni per entrare a far parte di questo è dato proprio da questo motivo. Vivere in comunità autosufficienti dove non vengono fatte distinzioni fra gli esseri umani, è ancora un ideale che alcuni cercano. Queste comunità sostenibili vivono al di fuori del mondo contemporaneo, senza auto, in un ambiente dove i bambini giocano ancora per strada.

Si tratta di un gruppo di persone che scelgono di vivere “a misura d’uomo”, fuori dai canoni della società contemporanea, seguendo uno stile di vita comunitario, basato sulla condivisione e sulla partecipazione, in totale armonia con la natura, forte di tempi e spazi totalmente diversi da quelli dell’ambiente urbano.
Ohga.it

Le comunità autosufficienti come utopia realizzabile

Non è uno stile di vita adatto a tutti, occorre fare dei sacrifici per vivere in questo modo, rinunciare a cose che nella ‘normalità’ sarebbe impensabile abbandonare. L’individuo deve essere pronto a mettersi in gioco, rivalutare tutto quello che è stato e che ha vissuto, per ricominciare da zero, mettendo però a frutto la propria esperienza personale.

Un ecovillaggio non è solo un posto dove si vive insieme, ma è, o dovrebbe essere, un centro di sperimentazione. Un luogo dove sperimentare l’agricoltura, i sistemi di riscaldamento, l’istruzione, l’edilizia, la cucina, l’economia ma anche nuove combinazioni di lavoro manuale e intellettuale, nuove forme sociali e nuovi rapporti tra le generazioni.
Valentina Pigmei – Internazionale

La parola d’ordine di una comunità autosufficiente è Condivisione. Non solo delle proprie competenze, ma anche dei valori personali. Si cresce insieme e si produce insieme. Le decisioni all’interno della gestione si prendono insieme all’intera società, e il tutto avviene seguendo l’armonia della stessa e dell’ambiente dove si vive.

Una vita all’insegna del rispetto, della libertà e del vivere comune. In Italia sono circa 30 i villaggi attualmente realizzati o in costruzione, ma i progetti in corso sono molti e in continuo aumento.

Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsolete.
Richard Buckminster Fuller