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Comunità energetica di Riccomassimo, la prima in Trentino

Una novità per la regione, ma anche per l’intera nazione. Sono infatti pochi gli esempi di Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia. CER, questo è l’acronimo, è una parola destinata a diventare sempre più popolare, o almeno così sperano gli esperti. Riccomassimo è uno dei pionieri di questa nuova identità energetica.

Una comunità energetica rinnovabile è una realtà dove privati e aziende cooperano nella realizzazione e nell’installazione di impianti di produzione energia da fonti rinnovabili. Riccomassimo, nel comune di Storo, in provincia di Trento, si presenta come un vero e proprio modello di sostenibilità e riduzione dei consumi energetici.

Il 16 luglio Consorzio Elettrico di Storo Soc. Coop. – CEDIS, inaugura la prima comunità energetica del Trentino nella frazione di Riccomassimo, un borgo di montagna di 51 abitanti, di cui 13 bambini e ragazzi, all’interno del proprio territorio sociale.
ConfCooperative
 

In progetto anche il recupero dell’ex scuola elementare del paese, ora inutilizzata, dove è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 18 kWp. Tutta la produzione, e anche il consumo, è controllata tramite un’applicazione in tempo reale, per ottimizzare l’impianto in modo da ridurre o azzerare i legami con la rete elettrica nazionale.

Riccomassimo è diventato così un comune autosufficiente

Le imprese locali si sono impegnate ad utilizzare l’energia elettrica fornita dall’impianto nelle fasce orarie di maggiore produzione, per non gravare sui consumi e sulle spese collettive.

Abbiamo sempre prodotto energia, con le centrali idroelettriche prima e con quelle fotovoltaiche poi, destinata prioritariamente al consumo dei soci collegati alla nostra rete. Quando è stata presentata la normativa provvisoria, entrata in vigore il 15 dicembre scorso sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, ci siamo subito interessati all’argomento.
Laura Borsieri- Cedis

L’energia prodotta in eccesso resta a totale disponibilità del Cedis e dei suoi soci in modo prioritario. Un’energia che diventa condivisa, con un guadagno da parte di ogni individuo facente parte del ciclo. Infatti, le tariffe agevolate consentono anche agli utilizzatori esterni di risparmiare sulle bollette.


Oggi è una giornata importante perché quella dei CER è una modalità che in futuro potrà avere grande sviluppo anche nel resto del Trentino. Già in occasione del disegno di legge sulle grandi concessioni abbiamo previsto questa formula per garantire e sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili. Noto con soddisfazione come vi sia un fermento positivo su questo fronte, in modo particolare nei tre consorzi elettrici che operano in provincia. Il loro impegno avrà sicuramente una funzione di stimolo in favore dei loro soci e delle loro comunità.
Mario Tonina- Vicepresidente provincia autonoma di Trento