
In cucina contro la violenza. La storia di Nicoletta, cuoca combattente premiata da Mattarella
“Mai più paura, mai più in silenzio, non siamo vittime, ma combattenti”. Questo è il motto di Nicoletta Cosentino, 49 anni e palermitana, che ha dato vita alle “Cuoche combattenti“, un laboratorio artigianale di conserve e prodotti da forno che vuole diffondere messaggi contro la violenza sulle donne e sostenere l’autodeterminazione femminile. “Chi ti ama non ti controlla”, “Tu vali e sei libera sempre”, sono alcuni dei messaggi pensati per le donne, vere e proprie etichette antiviolenza.
Nicoletta è stata vittima di violenza domestica, dopo un percorso di recupero nel centro antiviolenza Le Donne Onlus di Palermo, e con il sostegno del Centro Astalli e dell’associazione Pellegrino della Terra, è riuscita a superare la sua storia di abusi. Oggi con “Le cuoche combattenti” cerca di aiutare altre donne vittime di violenza.
Nicoletta ha cominciato a produrre le sue conserve e a muovere i primi passi del suo progetto a ottobre del 2017 non avendo ancora un luogo fisico dove produrle. “La prima degustazione l’ho fatta ad ottobre del 2017 – racconta Nicoletta -. Ero scioccata perché erano tutti contenti e apprezzavano molto quello che avevo preparato. Tornai a casa con 80 euro in tasca ed ero felice“. All’inizio c’è stata un po’ di preoccupazione per l’avvio dell’attività. Ma a poco a poco è arrivata la consapevolezza, il coraggio e la dimestichezza, e con loro la decisione finale. Cioè quella di aprire un laboratorio con negozio annesso dove potere coinvolgere anche altre donne. E così a settembre del 2019 ha inaugurato il nuovo punto vendita.
Alessia Rotolo su Palermo Italiani
“Il mio desiderio – ha detto ad AdnKronos – è di allargare questo progetto a quante più donne possibili. Di poter dare loro due input fondamentali: quello economico, ovvero avere un reddito che ti consente anche solo di fare la spesa, e quello di riconquistare la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità”. In Cuoche combattenti sono coinvolte otto donne sottratte alla violenza, non solo fisica, ma anche psicologica e familiare. A loro sono offerti percorsi formativi come presupposto per riacquistare libertà, dignità e indipendenza economica e riprendere così il controllo delle proprie vite.
Nicoletta lo scorso dicembre è stata premiata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con l’Onorificenza al merito, “per il suo esempio di reazione e per il contributo offerto nella promozione di una cultura di contrasto alla violenza sulle donne e di recupero delle vittime di abusi”

