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Ddl Zan, il ruolo dei social media

Se ne parla ovunque: tg, riviste, quotidiani, ma soprattutto sui social. L’hashtag #diamociunamano è diventato virale in pochi giorni grazie anche al supporto degli artisti e degli influencer. Questo fa capire quale sia la portata di questo Ddl, disegno di legge, e di quanto forte sia l’impatto che ha nella vita quotidiana.

Ormai i social sono una parte fondamentale nella comunicazione, nella diffusione delle notizie e nella creazione del consenso. Quello che la campagna #diamociunamano vuole fare è raggiungere una fetta di pubblico ampia, grazie anche alla presa di posizione di personaggi noti del mondo della musica, dell’arte e della cultura, oggi definiti influencer come ad esempio Fedez, Loredana Bertè e Tiziano Ferro.

Un successo che non ha tardato a coinvolgere anche sindaci ed assessori. Beppe Sala, il sindaco di Milano, accompagnato dai molti altri, ha aderito alla campagna. Iniziativa sempre più accesa, soprattutto dopo l’intervento del Vaticano, che in molti non hanno apprezzato, ma hanno invece criticato sui social.

Analizzando hashtag come #Zan, #DDLZAN, #LeggeZan o #TempoScaduto, quello che emerge è che, nel giro di soli due mesi, le interazioni sono cresciute a livelli esponenziali. Questo dimostra che l’impatto avuto sui social da questo Disegno di Legge sia stato molto sentito e abbia raggiunto alti livelli di diffusione.

Non c’è mai un momento buono per parlare dei diritti e del diritto di essere diversi dagli altri. È sempre il momento giusto. Un Paese civile, un Paese democratico tutela i diritti delle minoranze e dei più deboli, perché farlo non significa indebolire le maggioranze, ma rafforzare tutti.

Simone Marchetti – Direttore Vanity Fair

È così che la rivista diventa promotrice sui canali social di questa campagna, invitandone i lettori alla condivisione. Questo perché molto spesso, online, si è parlato di questo testo in modo errato, confondendo le idee e creando confusione. Queste battaglie social che avvengono ogni giorno, portano a schieramenti talvolta errati e a polarizzazioni semplicistiche, per questo è nata la campagna Diamoci una Mano, per fare chiarezza.

Altre iniziative social hanno riscosso molto successo negli ultimi tempi. Con il festeggiamento della giornata del Pride in molte città italiane, è balzato a livelli elevati l’utilizzo di hashtag come #Pride e #Pride2021. Tutto questo dimostra quanto potere comunicativo abbiano i social e quindi quanta attenzione vada in essi riposta per consentire un’informazione corretta e veriteira.

Interessante in questo senso è il monitoraggio social di Digitalic, con analisi e sentiment, svolto da Francesco Marino.

Alcuni dei post condivisi in questi mesi

Foto: Digitalic