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Dal campo all’operazione: le battaglie di Gianluca Vialli

Gianluca Vialli: classe 1964, sangue cremonese che gli scorre nelle vene, è proprio in questa città che inizia la sua carriera calcistica. Dopo varie promozioni, approda alla Sampdoria dove dà inizio al tempo d’oro per una società che in passato non aveva vinto nulla a livello nazionale. Un eroe lo definivano, ma ancora non sapevano che un vero eroe lo sarebbe diventato qualche anno dopo.

Gianluca Vialli ha rinunciato ad una carriera in grandi squadre perché ha sempre messo il cuore davanti ad ogni altra cosa nelle scelte della sua vita. Non si è fatto abbattere neanche alla finale di Coppa dei Campioni persa ai supplementari contr il Barcellona. Sembrava che nulla potesse scalfirlo, fino a quando arrivò la notizia che nessuno si aspettava.

Era il 2017 e da lì Gianluca è crollato molte volte, rialzandosi sempre: in primis grazie alla forza che ha trovato dentro di sé, nei suoi cari e nella passione sconfinata per il pallone, tutte cose che lo hanno portato alla consapevolezza che in un attimo tutto possa svanire.
Radio Deejay

La battaglia di Gianluca Vialli

Una diagnosi cancro al pancreas cambia il modo di vedere le cose, ma Vialli resta sempre lo stesso: il solito guerriero che affronta i problemi e gli ostacoli che la vita gli pone lungo il cammino. In questo caso, però, non decide di combattere.

Io con il cancro non ci sto facendo una battaglia perché non credo che sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me” spiega “Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, però non posso farci niente. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai, sperando che un giorno questo ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente
Gianluca Vialli – Huffington Post

Di cose ne sono successe da allora, ma lui non ha mai rinunciato al dono della vita. Nel mentre, non ha perso tempo, ha scritto un libro, incitando tutti a non abbattersi e a lottare e ora avrà anche una docu-serie prodotta dalla Rai in suo onore.

È passato poco dal suo famoso abbraccio con Mancini, il c.t. della nazionale italiana. Tutti si ricorderanno il momento in cui hanno alzato insieme la coppa degli Europei 2020. Perché se vuoi ottenere dei risultati devi lottare, ma ora:

È il tempo della gratitudine.. It’s time to be grateful 
Gianluca Vialli