interventi chirurgici gratuiti
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37.000 interventi chirurgici gratuiti in India

L’uomo che ha cambiato la vita a molte persone di chiama Subodh Kumar Singh. Un dottore dell’Uttar Pradesh, una zona dell’India molto popolosa e anche molto povera, dove i bambini, spesso, non riescono a trovare le giuste cure per vivere una vita serena. Questo dottore ha iniziato nel 2002 ad effettuare interventi chirurgici gratuiti e, ad oggi, i suoi pazienti guariti sono più di 37.000.

Quello di cui principalmente si occupa, è la cura delle malformazioni congeniti conosciute come labbro leporino e palatoschisi. Si tratta di malformazioni che sono presenti fin dalla nascita e che possono causare gravi danni agli individui che ne sono colpiti.

La palatoschisi è una condizione che si presenta alla nascita, caratterizzata da un’apertura anomala all’interno della bocca, che causa difficoltà nel parlare e nel mangiare. Grazie al suo lavoro, questo generoso dottore ha ridato il sorriso a più di 25.000 famiglie.
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Le motivazioni che hanno spinto quest’uomo a dedicarsi anima e corpo a quest’attività di volontariato e beneficienza, sono personali. Aveva solamente 13 anni quando il padre morì, lasciando l’intera famiglia in balia dei problemi economici. Fu il fratello di Subodh a prendersi carico di tutto, facendo proprio il medico.

L’ammirazione che provava verso suo fratello maggiore spianò la strada verso la carriera da chirurgo dello stesso. Ora sa di svolgere questa missione anche per ripagare gli sforzi e i sacrifici fatti per proteggere e mantenere la propria famiglia.

L’India non è estranea a questi fenomeni di solidarietà anche in campo medico. Il precursore è infatti il Vagone della Salute. Nel 2018 il Lifeline Express si è spostato fra gli stati dell’India per offrire interventi chirurgici gratuiti e cure ai più bisognosi.

Fondato dalla ONG indiana Impact India Foundations, il treno-ospedale ha già permesso di curare più di 1,2 milioni di persone nel subcontinente indiano, dal Rajasthan al Karnakata passando per il Maharashtra. Una quarantina di medici volontari lavorano all’interno del treno celeste, aiutati nella loro missione da una decina di impiegati salariati. Se le squadre fanno turni mensili, il convoglio si mette in marcia verso città differenti, partendo alla volta di popolazioni delle zone rurali.
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Forse non tutto è perduto e forse un po’ di umanità è ancora presente nel mondo.