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Oltre il ring: come trasformare una palestra in comunità

Roma sa come diventare il centro di una rivoluzione. Questa volta lo fa attraverso le immagini. È così che nasce Oltre il ring, un progetto che si pone come obiettivo quello di far conoscere un lato alternativo del mondo dello sport, quello dove una palestra sa evolversi in una vera comunità.

“Manu, Gianni e Breno guardano Bizietto. Tocca al Quarticciolo, ma Bizio è talmente concentrato da non accorgersene. Continua a tirare colpi a vuoto e a immaginare il match. Poi sente gli occhi dei suoi uomini d’angolo puntati addosso a lui. Li guarda uno a uno, ed è Manu a dirlo: Ce stamo fratè. Tocca a noi”
Fabrizio – Redattore sociale

Oltre il ring è la storia della Palestra Popolare Quarticciolo. Racconta di come sia possibile far diventare lo sport il centro di un processo di cambiamento, non solo della palestra, ma di tutto un quartiere. Grazie a questa spinta, ora sono rinati anche altri progetti come il doposcuola e il comitato di quartiere.

Un motore che ha riacceso quello che è lo spirito di una fetta di popolazione che stava perdendo le speranze. Una zona di confine costellata da problemi e recentemente al centro di fatti di cronaca non troppo beneauguranti. È proprio qui, al Quarticciolo che l’inviato di Striscia la Notizia, Vittorio Brumotti, è stato aggredito da malviventi. 

È grazie a Oltre il ring che si è sviluppata una coscienza collettiva, tanto che il comitato ha scritto un comunicato di scuse, ma anche di appello:

“Non siamo tutti spacciatori, solo perché abitiamo dove abitiamo o perché non apprezziamo i suoi teatrini”

Questo progetto nasce da una scommessa, vinta, che vede protagonisti 5 atleti legati da un vero rapporto di amicizia. Oltre il ring è un libro fotografico dove poter vivere attraverso le immagini le storie di questi ragazzi che, fuori dal ring, hanno costruito una comunità.

“Da oggi noi esistiamo”. “Esistiamo? Tutti?”. “Tutti, certo. Se chiama Palestra popolare Quarticciolo? Eh, allora sì. Esistiamo. Tutti”.

Fabrizio – Difesa popolo

Il risultato è un viaggio all’interno delle speranze di questi ragazzi, che si riversano anche nel pensiero collettivo dell’intero quartiere. Il destino è nelle mani dell’individuo, e una palestra può diventare un luogo sicuro dove poter crescere.