
Piero libera Pelù. Di nuovo in mare una tartaruga curata dopo aver mangiato plastica
Si chiama Pelù ed è una tartaruga curata dal Centro di recupero e soccorso di Manfredonia, gestito da Legambiente, dopo aver ingerito della plastica in mare. Dopo i soccorsi e le cure mediche del Centro, l’esemplare di Caretta caretta è stato liberato in mare proprio da Piero Pelù, icona della musica rock italiana.
L’artista, molto sensibile ai temi legati alla cura dell’ambiente, ha sposato la causa della campagna Tartalove che si occupa della salvaguardia delle tartarughe della specie Caretta caretta nel mar Mediteranneo.
La Caretta caretta è una specie in pericolo perché fortemente minacciata dalla pesca professionale, dal traffico nautico, dall’inquinamento e dai rifiuti plastici che sempre più spesso vengono ingeriti da questi animali che li scambiano per le prede di cui si nutrono.
La Nuova Ecologia
La tartaruga Pelù è dotata di un dispositivo satellitare grazie al quale sarà possibile seguire e tracciare i suoi spostamenti per i prossimi 6 mesi: il progetto My Sea ha fornito l’apparecchiatura che consentirà di registrare i movimenti in mare ed eventuali spostamenti verso siti di nidificazione.
Il tracciamento di Pelù, insieme a quello di altre tartarughe liberate, darà la possibilità di raggiungere l’obiettivo principale di My Sea: realizzare un geo-database accessibile a istituzioni, ricercatori, mondo della scuola e cittadini per la raccolta, la gestione informatica e la diffusione dei dati bibliografici e di rilevamento sul campo, relativi al ciclo di vita della specie. Grazie al sistema di tracking il progetto My Sea – che vede tra i partner i Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Molfetta, Lecce, il Consorzio di Gestione Amp Torre Guaceto – intende tutelare la biodiversità ed effettuare il monitoraggio ambientale delle tartarughe Caretta caretta.
La Nuova Ecologia
“Bisogna lottare contro l’inquinamento – ha detto Piero Pelù durante la liberazione – la raccomandazione è quella di sempre: non disperdere la plastica nell’ambiente perché poi finisce in mare e va a mettere in pericolo tantissimi animali. Proprio come la tartaruga Pelù che ha avuto la fortuna di essere soccorsa dai pescatori e curata nel Crtm di Manfredonia. Ora l’abbiamo liberata e potremo seguire il tour della tartaruga rock del Mar Mediterraneo. Tutti noi nel nostro quotidiano possiamo fare la differenza, da qui parte il cambiamento”.

