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ReFoodgees raccoglie il cibo invenduto e lo redistribuisce a chi ne ha bisogno

Salvare dal macero il cibo invenduto del Nuovo mercato Esquilino di Roma per poi redistribuirlo gratuitamente a chi ne ha bisogno. È l’obiettivo di ReFoodgees – Roma Salva cibo, associazione nata due anni fa in un altro mercato della Capitale, all’Alberone. La fondatrice Viola De Andrade Piroli e altri volontari avevano iniziato a raccogliere il cibo che a fine giornata era destinato alla pattumiera. Da quel progetto piccolo, in cui venivano raccolti circa 40 kg di frutta e verdura, oggi si è passati a circa una tonnellata di cibo redistribuita ogni settimana all’Esquilino. Importantissimo per la nascita del progetto l’incontro con Paolo Hutter che con #RePoP – Organico Porta Palazzo ha iniziato il modello di redistribuzione dell’invenduto, poi esportato in altre città italiane.

Salvare cibo, dunque, ma non solo. Riconvertire il mercato come storico spazio d’incontro e di socializzazione e non più soltanto come luogo dove il cibo in eccedenza viene scartato e buttato.

da Redattore Sociale

Nel 2019 Roma salva cibo è diventato associazione con il nome di “ReFoodgees”: “Sin dall’inizio siamo uomini, donne, ragazze e ragazzi che vengono da diverse parti del mondo, perché l’idea è di creare anche un luogo di aggregazione, cercando di trasformare il banco della distribuzione degli alimenti in uno spazio di accoglienza, intercultura e lotta all’emarginazione sociale” spiega Viola De Andrade Piroli al Giornale del cibo. L’associazione oggi coinvolge circa 20 volontari.

“Ci piace l’idea che si inneschi un meccanismo circolare per cui ciascuno prende e restituisce qualcosa, mangiando tutti lo stesso cibo. Vogliamo uscire dallo schema classico per cui chi è più fortunato aiuta i bisognosi. Qui, al banco, siamo insieme e tutti abbiamo qualcosa da condividere”.

da Il Giornale del cibo

Durante il lockdown l’associazione ReFoodgees ha offerto aiuto e sostegno a chi si trovava in difficoltà alla luce della crisi economica e sociale.

“Non potendo più proseguire con l’attività di distribuzione, abbiamo deciso di offrire il nostro contributo collaborando con Portici Aperti, una rete di realtà solidali attive sul territorio dell’Esquilino, che ha sostenuto circa 200 famiglie”, racconta Federico, uno dei volontari. “Grazie all’invenduto che ci veniva donato dai commercianti del mercato, abbiamo potuto preparare delle cassette che venivano poi consegnate a quanti si trovavano in difficoltà a causa dell’emergenza. Tutto ciò ha dato una risposta immediata al nostro desiderio di sentirci utili per qualcuno”.

da Reti solidali

Insieme al recupero del cibo, l’associazione organizza anche degli eventi musicali, incontri e laboratori di riciclo creativo per bambini e adulti.